Una guida  per le startup italiane in fase di scaleup che puntano a raccogliere capitali negli Stati Uniti

Le startup italiane in fase di scale-up che intendono raccogliere capitali negli Stati Uniti devono considerare le diverse regolamentazioni applicabili per la raccolta fondi. Ogni regolamento offre caratteristiche, vantaggi e limitazioni specifiche, che vanno attentamente valutati per garantire il successo dell’operazione e la conformità legale. 

In quest’articolo forniamo un’analisi approfondita delle opzioni disponibili, con una particolare attenzione ai regolamenti più adatti alle startup tecnologiche italiane.

1. Regolamento D (Reg. D)

Il Regolamento D del Securities Act del 1933 offre alle società uno strumento per raccogliere capitali attraverso offerte private, riducendo o eliminando gli obblighi di registrazione presso la SEC. È una delle opzioni più flessibili per aziende e startup, grazie alle sue regole specifiche:

Regola 506(b): Offerta Privata Tradizionale

Questa regola consente di raccogliere capitali senza un limite massimo, ma pone restrizioni sul tipo di investitori coinvolti:

  • Massimo 35 investitori non accreditati, ma un numero illimitato di investitori accreditati.
  • Sollecitazione pubblica vietata, limitando quindi l’utilizzo di strumenti di marketing come pubblicità o social media.

Chi è un investitore accreditato?

È una persona fisica che può contare su un reddito annuo superiore a $200.000 (o $300.000 con il coniuge) negli ultimi due anni, oppure con un patrimonio netto superiore a $1 milione (escludendo la residenza principale). Oppure, per investitore accreditato si intendono entità come banche, fondi o società con asset superiori a $5 milioni.

Come si verifica lo status di accreditamento?

Esistono tre modalità per verificare lo status di accreditamento:

  • Attraverso dichiarazioni dell’investitore.
  • Revisione di documenti finanziari (dichiarazioni dei redditi, bilanci, ecc.).
  • Lettere da consulenti finanziari o legali che attestino il loro status.

Regola 506(c): Offerta Privata con Pubblicità

Questa opzione amplia le possibilità, consentendo di pubblicizzare l’offerta a livello globale tramite social media, pubblicità tradizionale e altri canali, ma con un requisito essenziale, ovvero che tutti gli investitori devono essere accreditati, e il loro status deve essere verificato con controlli rigorosi.

I vantaggi di questa opzione risiedono nella maggiore visibilità che garantisce per l’accesso a un bacino più ampio di investitori. Per contro, ha costi più elevati per le verifiche e la conformità normativa. 

2. Fundraising: Regolamento A+

Fundraising in USA

Come fare fundraising negli Stati Uniti? La guida

Il Regolamento A+ è una versione semplificata della tradizionale IPO, pensata per consentire alle aziende di raccogliere capitali da un pubblico ampio, inclusi gli investitori non accreditati. Si articola in due livelli:

  • Tier 1: Consente di raccogliere fino a $20 milioni annui, ma richiede l’approvazione normativa a livello statale.
  • Tier 2: Consente di raccogliere fino a $75 milioni annui, senza necessità di approvazioni statali.

I vantaggi sono l’ampio accesso agli investitori retail non accreditati e la possibilità di testare il mercato prima di lanciare l’offerta. I limiti invece sono rappresentati dalla maggiore complessità legale rispetto al Regolamento D, dai costi amministrativi superiori e dalla necessità del deposito di un’offerta qualificata dalla SEC. 

3. Regolamento CF (Crowdfunding)

come funziona il crowdfunding in USA

Quali i regolamenti del crowdfunding negli Stati Uniti

Il Regolamento CF consente alle startup di raccogliere capitali da piccoli investitori utilizzando piattaforme online autorizzate. È un’opzione ideale per startup che desiderano coinvolgere la propria community come investitori. Ecco le caratteristiche principali di questo regolamento: 

  • Limite massimo di raccolta: $5 milioni all’anno.
  • Accessibile a tutti, indipendentemente dallo status di accreditamento degli investitori.
  • Obbligo di utilizzare piattaforme approvate dalla FINRA.

E poi ci sono da considerare i requisiti di trasparenza, ovvero:

  • Informazioni finanziarie pubbliche, proporzionate all’importo raccolto.
  • Aggiornamenti periodici agli investitori.

Il vantaggio di questo regolamento è nella possibilità che offre di creare una base di sostenitori che siano anche clienti dell’azienda. Per quanto riguarda i contro ci sono sicuramente da considerare i limiti al capitale raccolto e la maggiore esposizione pubblica delle informazioni aziendali. 

4. Regolamento S (Offerte Internazionali)

Il Regolamento S è progettato per consentire alle aziende di raccogliere capitali al di fuori degli Stati Uniti senza doversi registrare presso la SEC. Ecco le sue caratteristiche principali: 

  • L’offerta deve essere condotta interamente all’estero, con restrizioni sulla vendita a cittadini o residenti statunitensi.
  • Può essere combinato con altri regolamenti (ad esempio, Reg. D) per strategie ibride.

Va detto che generalmente è poco utilizzato per startup in fase di scale-up, poiché limita l’accesso diretto agli investitori americani. È più adatto per aziende consolidate con una base internazionale.

5. Private Placement Memorandum (PPM)

Il PPM è un documento essenziale per qualsiasi offerta privata, utilizzato per comunicare in modo trasparente i dettagli dell’investimento agli investitori. Ecco i contenuti principali del PPM:

  • Descrizione dell’azienda: Settore, attività principali e leadership.
  • Dettagli dell’offerta: Numero di titoli, prezzo per titolo e diritti associati.
  • Rischi dell’investimento: Fattori economici, regolatori e di mercato.
  • Termini legali: Restrizioni sulla rivendita e accordi di sottoscrizione.

Questo documento è fondamentale perché protegge l’azienda da controversie legali e fornisce agli investitori una base chiara per valutare l’opportunità di investimento.

Un approccio strategico alla raccolta di capitali

Le startup italiane in fase di scale-up che intendono raccogliere capitali negli Stati Uniti hanno diverse opzioni regolamentari a disposizione. Ogni regolamento offre vantaggi e limitazioni specifiche, ma una preparazione accurata e la consulenza di esperti legali e finanziari sono fondamentali per navigare il processo con successo.

Un approccio strategico ben pianificato può massimizzare le opportunità di crescita e facilitare l’accesso a investitori strategici, assicurando la conformità normativa e ottimizzando il fundraising internazionale.

Hai bisogno di supporto in un’operazione di fundraising negli Stati Uniti? Scrivici all’email info@techlegal-partners.com per un appuntamento.